Neo fascismo e Neo nazismo in Italia:


I simboli, più di un testo scritto, sono da sempre portatori di contenuti impliciti, assumono significati, rivelano appartenenze. Ecco perché vogliamo porre l’attenzione su alcuni di questi poiché talvolta passano inosservati mentre sono un pericoloso modo di identificarsi neo fascisti e/o neonazisti.

Il nazismo sviluppò un sistema di simboli, non emblemi nuovi ma che furono reinterpretati con un significato diverso. Si pensi alla svastica, già conosciuta nell’era arcaica e utilizzata in diverse parti del mondo allo scopo di simboleggiare il cerchio solare, la forza vitale, la fortuna, tutti i lati positivi del ciclo umano; all’aquila, segno di grandezza, forza, e desiderio di libertà; alle rune, che derivano da un antico alfabeto, formato da 24 lettere e ancora oggi avvolto nel mistero, e fu proprio dall’unione di due rune (la runa della vittoria a forma di fulmine) che Heinrich Himmler creò le stemma delle SS.

LA CROCE CELTICA

Comparve nel 1944 come mostrina speciale (fig.1) creata per i volontari francesi nelle Waffen –ss della futura divisione Charlemagne, la stessa che combatté l’ultima battaglia, prima di arrendersi, a Berlino, attorno al bunker di Hitler.

IL DENTE DI LUPO

Il nazismo lo inserì dall’inizio tra i propri simboli (fig.1-2-5) e le Waffen –ss lo adottarono come stemma. Lo stesso simbolo venne introdotto nel neofascismo italiano da Terza posizione, l’organizzazione fondata nel 1978 da Roberto Fiore e Gabriele Adinolfi.

LA LEBEN RUNE E LA TOTEN RUNE

La lettera z dell’alfabeto runico simboleggiante “la protezione“, fu lo stemma della società ss Lebensborn (sorgente di vita), ideata nel 1935 da Himmler per pianificare la realizzazione del “puro uomo ariano “.

La leben rune (fig.7) è stata in questi anni utilizzata per arricchire graficamente i volantini dell’estrema destra contro l’aborto mentre la toten rune (fig.8) è divenuta ricorrente nel neofascismo per onorare e ricordare i propri morti.

Il neofascismo italiano sembrerebbe irresistibilmente attratto dagli stemmi delle Waffen –ss.

La casa editrice Ritte, nata nel 1989 a Milano da una costola delle edizioni Barbarossa fondate da Maurizio Murelli (Murelli passò alle cronache per aver lanciato il 12 aprile 1973 a Milano, insieme a Vittorio Loi, alcune bombe a mano contro le forze dell’ordine nel corso di una manifestazione promossa dall’MSI, in cui fu colpito al petto un agente, Antonio Marino, che morì sul colpo) che ha addirittura come proprio logo lo stemma della ss Panzer Division (fig.9).

Nel merchandising di Forza Nuova è invece possibile acquistare le magliette dell’antisemita Cornelius Codreanu (fig.10) la toppa con lo scudetto degli elmetti d’acciaio adottati dalle ss, in particolare dalla divisione delle Waffen –ss Leibstandarte Adolf Hitler (fig.11) (della cui divisione vale la pena ricordare che nel 1942 nella zona di Geigova, sterminò ben quattromila prigionieri per vendicare la morte di quattro soldati tedeschi e fu la stessa dell’eccidio di Boves, il 19 settembre 1943 e della prima strage di ebrei a Meina), una spilletta con la bandiera della Walloinen, volontari belgi (fig. 12), una sciarpa con il simbolo della Waffen –ss Gebirgs Divisione (fig. 13).

Le immagini e le informazioni su di esse sono parte integrante del libro LE NUOVE CAMICIE BRUNE il neofascismo oggi in Italia di Saverio Ferrari ed. BFS