Monumento alla Resistenza eretto ad Arcore (opera dell'artista Carlo Bestetti).

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9 Febbraio 2022: Comunicato stampa congiunto ANPI Provinciale MB - ANPI Arcore

Trasmettiamo di seguito il Comunicato congiunto di ANPI Arcore e ANPI Monza e Brianza.

Arcore, 09/02/2022
Il Direttivo di Sezione

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Arcore: 27 Gennaio 2022 - Giorno della Memoria

27 Gennaio "Giorno della Memoria"
Per non dimenticare i nostri deportati.
Il procedere inesorabile delle generazioni sta riducendo il numero dei testimoni ancora in vita; essi sono come tali insostituibili, ma la loro lezione non deve andare perduta.
Le loro voci possono e devono essere tramandate, bisogna renderle inattaccabili di fronte agli "assassini della Memoria"

Arcore: 28 Novembre 2021 - tessera Ad Honorem a Ambrogio Riboldi

Nel corso del Congresso ANPI sezione di Arcore, abbiamo ricordato il nostro Ambrogio Riboldi consegnando alla famiglia la Tessera Ad Honorem.
Crediamo che lui avrebbe gradito continuare a ricevere la sua tessera, anche dopo la sua scomparsa...
Bella Ciao, Ambrogio

15 Ottobre 2021: Appello ANPI Arcore sul ballottaggio di domenica 17 e lunedì 18 ottobre 2021

"La storia di Arcore non è fascista, non è vicina al fascismo, non è il dialogo con il fascismo, non è amicizia con i fascisti.
La storia di Arcore sono tutti quei giovani arcoresi che l'8 settembre hanno deciso di salvare l'Italia dal nazifascismo e i tanti arcoresi giovani o meno giovani che oggi lottano contro il maschilismo, il razzismo, il sessismo, l’omofobia, le discriminazioni così fortemente sostenute dalle formazioni neonaziste.
La storia di Arcore sono Beretta Natale, Colombo Gabriele, Caglio Francesco, Alfonso Casati e Centemero Giuseppe che hanno perso la vita combattendo contro quel regime.
La storia di Arcore sono Mandelli Silvio, Morari Albino, Bestetti Carlo e Ampusi Mario che per le loro scelte sono stati deportati nei campi di sterminio da quel regime.
La storia di Arcore sono Ambrogio Riboldi e Santo Capelli che hanno portato nelle scuole la loro testimonianza sulle atrocità causate dal quel regime.
La storia di Arcore sono Luca, Sara, Laura, Riccardo, Francesco, Filippo, Nicolò, Tommaso, Alberto, Francesca ragazzi che ogni 25 aprile ci regalano la loro interpretazione fresca e genuina della democrazia e della lotta per la liberazione.
La storia di Arcore sono le scuole che negli ultimi 10 anni hanno dato vita a splendide interpretazioni del Giorno della Memoria grazie a un Assessore alla Cultura e a Dirigenti Scolastici che hanno accolto l’Anpi a braccia aperte.
La storia di Arcore sono tutti e tutte coloro che nel volontariato, nelle parrocchie, nelle associazioni, nella scuola lottano tutti i giorni a favore di quei deboli e di quegli esclusi che il pensiero razzista vorrebbe vittime, perseguitati, discriminati.
La storia di Arcore è questa. E’ la storia del passato ma anche del presente. Chi dice il contrario, chi pensa che l’antifascismo sia passato di moda, chi sostiene le forze che ospitano pensieri razzisti o neofascisti, chi pensa di poter essere equidistante tra una destra di questo tipo e un candidato democratico e civile dovrà fare i conti nell'intimità della propria coscienza con questi UOMINI E DONNE. E soprattutto con gli uomini e donne di domani.

L’Anpi invita a NON VOTARE per partiti o candidati che condividano valori razzisti, omofobi, maschilisti, antifemministi, neofascisti, neonazisti e a smascherare coloro che ritengono tali posizioni conciliabili con la democrazia"

Arcore, 15/10/2021
Il Direttivo di Sezione

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25 Settembre 2021: COMUNICATO ANPI SULLE PROSSIME ELEZIONI AMMINISTRATIVE

Ogni gioco ha le sue regole. Anche il bellissimo ed entusiasmante gioco serio della democrazia si basa su regole che permettono la partecipazione.
La prima regola è l’uguaglianza di tutti i cittadini e le cittadine di fronte alla legge, che è l’essenza della democrazia.
Può giocare al grande gioco della cittadinanza e della legalità solamente chi ne accetta questa regola fondamentale, che è un po’ come la regola del non toccare la palla con le mani nel gioco del calcio.
Il fascismo e il nazismo, quelli di ieri come quelli di oggi, negano l’uguaglianza, attaccano con violenza la Repubblica con i loro slogan e i loro manifesti, sono programmaticamente contro la regola fondamentale che regge la democrazia.
La cosa stupefacente è che queste persone che odiano la democrazia poi si presentino alle elezioni e pretendano che l’odiato loro nemico permetta loro di sedere nei posti elettivi.
Negano l’uguaglianza ma se ne servono quando si tratta di raccattare consensi.
Inneggiano a un dittatore e maledicono il 25 Aprile ma poi vogliono partecipare al gioco democratico che è iniziato il 25 Aprile con la caduta di quel dittatore.
Per questo motivo invitiamo a NON VOTARE per candidati e candidate che abbiano espresso posizioni razziste, anti-femministe, omofobe o fasciste.
La democrazia è un gioco che deve difendere il terreno sul quale si pratica.
I fascisti e i razzisti vogliono radere al suolo questo terreno. Sarebbe un suicidio per tutti i liberi cittadini anche solo pensare di permetterglielo.

Arcore, 25/09/2021
Il Direttivo di Sezione

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16 Aprile 2021, Arcore: Communicato stampa

Esprimiamo solidarietà all'Amministrazione di Usmate Velate, che si vede attaccata per aver accettato una lodevole iniziativa di educazione civile.
L'iniziativa "Kit del Partigiano" è stata proposta dalla compagnia teatrale "Piccoli idilli" all'Amministrazione di Usmate Velate per commemorare con un gesto simbolico la festa della liberazione dal regime nazifascista.
L'intento del kit non è l'indottrinamento dei ragazzi, ma aiutarli a conoscere l'origine della nostra storia Repubblicana e le sorgenti della nostra Costituzione.
La lotta partigiana non è stata una lotta del comunismo combattente, ridurla a ciò significa non conoscere la storia della propria nazione.
La Resistenza è stato un movimento di popolo che ha portato agli italiani valori come Libertà e Democrazia, che è l'esatto opposto di quello a cui aspirava il regime fascista.
Il 25 Aprile non è la vittoria del comunismo, ma la festa di tutti gli italiani che si rispecchiano nei valori della Costituzione.

Arcore, 16/04/2021

Il Direttivo di Sezione di Arcore
Raggruppa i paesi di Arcore - Camparada - Correzzana - Lesmo - Usmate Velate

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8 Aprile 2021, Arcore: Communicato - TARGA ANPI VANDALIZZATA

Nelle scorse settimane il solito ignoto che agisce di nascosto ha avuto l’ardire, di rovinare con l’acido una piccola targa posta dall’ANPI a lato del monumento alla Resistenza. E’ ovvio che qualcuno vuole cancellare la memoria cercando di far dimenticare la ribellione di un popolo alla più sanguinaria delle dittature.
Questi infami gesti, questi eroi della vigliaccheria debbono essere PERSEGUITI con le armi della Giustizia, debbono essere DELEGITTIMATI con le armi della Costituzione, debbono essere SCONFITTI con le armi della tolleranza, della integrazione e la memoria della Resistenza.
Non è ancora stato inventato l’acido che possa danneggiare la nostra voglia di ricordare e la nostra intenzione di costruire un futuro libero da ogni violenza e da ogni dittatura.

Arcore, 08/04/2021

Il Direttivo di Sezione di Arcore
Raggruppa i paesi di Arcore - Camparada - Correzzana - Lesmo - Usmate Velate

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5 Settembre 2020, Arcore: Bella Ciao Partigiano Ambrogio

Oggi siamo un po’ più soli e smarriti.
Se ne va un Partigiano, un simbolo di questo paese, un uomo che per difendere i propri ideali di libertà, democrazia, giustizia sociale e uguaglianza fin da giovanissimo non ha esitato a lottare.
Se ne va la nostra guida, il nostro amato Presidente Onorario Ambrogio Riboldi che fino all'ultimo giorno della sua lunga vita si è impegnato in questa associazione al nostro fianco.
Le sue memorie, i suoi insegnamenti non saranno mai dimenticati, ma rimarranno come valori, testimonianze e soprattutto come indicazioni precise che l'Anpi di Arcore dovrà seguire.
Questo è l’impegno che prendiamo in questo momento difficile, perché abbiamo il dovere di difendere la sua eredità e di diffondere i valori in cui lui e i suoi compagni hanno sempre creduto.
"Davanti al fascismo non si arretra mai“ ci diceva e così faremo incrementando il nostro impegno quotidiano nel difendere la Costituzione, la Repubblica e la Democrazia.
Bella Ciao Partigiano Ambrogio, ora riposa sereno ci prenderemo noi cura della tua amata Italia.

Saluteremo il partigiano Ambrogio per l'ultima volta Lunedì 7 ottobre alle 10.30 ad Arcore in Largo Vela (ingresso Villa Borromeo)

La Presidente e il Direttivo dell'Anpi di Arcore.

28 Aprile 2019, Arcore: Comunicato stampa

Comunicato

La nostra risposta a Fratelli d'Italia e al consigliere Cristiano Puglisi, a proposito dell'artico apparso oggi sul Giornale di Vimercate. sez. di Arcore in merito alla proposta del consigliere di opposizione Puglisi di abolire il 25 Aprile.

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14 Maggio 2019, Il Giorno: La lezione del Partigiano Ambrogio

Pubblichiamo l'articolo comparso su "il Giorno" del 14 Maggio 2019:

23 Aprile 2019, Arcore: Comunicato Anpi sez. di Arcore in merito alla proposta del consigliere di opposizione Puglisi di abolire il 25 Aprile

Comunicato

In una delle ormai consuete aggressioni alla democrazia, alla Resistenza e alla Costituzione il Consigliere Comunale del centrodestra di Arcore, Puglisi, già candidato sindaco, propone l’abolizione del 25 aprile, che definisce festa politicizzata e strumentalizzata. Puglisi afferma inoltre che fascismo e antifascismo vanno strappati dai quotidiani e consegnati ai libri di storia. E’ curioso che Puglisi non applichi lo stesso ragionamento a proposito delle foibe, dal momento che ogni anno, in occasione della Giornata del ricordo, lo si vede in prima fila tra chi chiede la celebrazione dei morti del confine orientale.

Ma è soprattutto sconcertante che questa proposta venga da un consigliere comunale, ovvero da una persona che occupa una carica che proprio grazie alla Resistenza e all’antifascismo è stata restituita alla volontà popolare. Dimentica per caso Puglisi che durante il Ventennio non era possibile esprimersi attraverso il voto? Non ricorda che le donne in Italia votarono il 2 giugno 1946 proprio grazie alla lotta di Liberazione? Non sa che contro il fascismo si mobilitarono tutte le forze democratiche (liberali, cattolici, comunisti, azionisti) e che i nazifascisti rimasero isolati con le loro azioni di morte? E poi, Puglisi non legge i giornali – o legge solo “Libero”? Non vede che ormai ogni giorno si moltiplicano esempi di agguati fascisti, pestaggi di marca neonazista, raduni lugubri di figuri aderenti a formazioni esplicitamente fasciste, concerti con band che cantano testi che inneggiano al Duce e al Fuhrer, persone che negano la Shoah? Vuole Puglisi strappare dai quotidiani queste notizie, applicando quella censura che tanto piaceva e piace ai camerati? Il fascismo non è storia, perché i fascisti e i neofascisti lo fanno diventare cronaca ogni giorno e sempre con gli stessi macabri metodi di allora.

Da parte nostra, non solo ribadiamo che l’antifascismo, l’antirazzismo e la lotta a ogni forma di violenza contro i deboli e i diversi sono il DNA della democrazia, ma che, fin che saranno presenti persone che si richiamano alla più feroce e spietata delle violenze, non avremo mai dubbi a proclamarci antifascisti. Il fascismo non è un punto di vista ma la negazione di tutti i possibili punti di vista, è l’odio verso la democrazia; quella stessa che ha permesso a Puglisi di occupare il suo seggio in Consiglio Comunale, posto che, per coerenza con il suo disprezzo per la democrazia, dovrebbe immediatamente abbandonare.

Arcore, 23.04.19

Direttivo ANPI sez. di Arcore

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guarda l'articolo de Il Giornale di Vimercate



3 Marzo 2019, Arcore: Tessera ad Honorem dell'Anpi a Giuseppe Di Tria, ex Presidente dell'Associazione Combattenti e Reduci

Questa mattina durante la nostra assemblea annuale, abbiamo consegnato a Giuseppe Di Tria, ex Presidente dell'Associazione Combattenti e Reduci, la tessera ad Honorem dell'Anpi, con la seguente motivazione

"In riconoscenza di un profondo legame che ci ha uniti in questi anni nella condivisione dei valori della Resistenza, con stima.

Anpi sez. di Arcore"

guarda la sua lettera di ringraziamento

31 Gennaio 2019 - Arcore; A pochi giorni dalla celebrazione in ricordo dei Martiri Vimercatesi...

A pochi giorni dalla celebrazione in ricordo dei Martiri Vimercatesi, sui muri esterni del villaggio "Falk" che ospita la lapide in memoria dei sei partigiani fucilati, sono comparse questa notte cinque svastiche disegnate con bomboletta spray.
In risposta a questo ignobile gesto di sfregio verso questi ragazzi che si sono sacrificati per amore della Libertà, invitiamo tutti gli iscritti, i partiti e le associazioni arcoresi a partecipare alla commemorazione di domenica 3 febbraio.

leggi l'articolo sul Giornale di Monza

#ilfascismononpasserà

8 Dicembre 2018 - ANPI Arcore; "Chi conosce e ama Corinaldo..."

Trasmettiamo a tutti i nostri iscritti, attraverso le parole del Prof. Mantegazza, il cordoglio della nostra sezione per la grave tragedia che stanotte ha colpito la cittadina di Corinaldo, Comune gemellato con Arcore nel nome del Tenente Alfonso Casati medaglia d'oro al valor militare.

ANPI sezione di Arcore

Arcore 8 dicembre 2018

"Chi conosce e ama Corinaldo, città gemellata con Arcore, non può pensare che la tranquillità, la pace e la bellezza di questo splendido luogo possa essere stata scossa da una tragedia come quella di venerdì notte.
Come sempre accade quando le vittime sono giovanissime il senso di protezione che ogni adulto e ogni genitore prova viene scosso profondamente: quei ragazzi potevano essere i nostri figli forse li abbiamo visti in piazza durante le manifestazioni della Liberazione, quando una delegazione dell’Anpi di Arcore scende a Corinaldo e vede tanti giovani ricordare la storia del nostro Paese.
Amiamo Corinaldo come amiamo ogni paese della nostra Italia, ma a questa città ci lega, oltre al gemellaggio, un senso di fraternità e di amicizia; le sue bellissime vie, l’aria che si respira, i profumi del Centro Italia ci sono rimasti nel cuore; accettare che siano stati sostituiti dal bruciore del gas urticante e dalla paura della morte non è facile.
Corinaldo ha resistito 70 anni fa e resisterà anche stavolta, rinascerà dalle ceneri di questa tragedia, ferita ma non sconfitta.
Possiamo e dobbiamo, come amici e come comune gemellato, stare di fianco ai nostri fratelli nel momento più triste della nostra storia comune”.

9 Ottobre 2018, Arcore: Ci ha lasciato il nostro partigiano Santo Capelli

In questo momento di profondo dolore non abbiamo parole, ma solo lacrime.
Ciao Partigiano Sandro, ti porteremo sempre nel nostro cuore!

I funerali si svolgeranno domani mercoledì 10 ottobre, alle 15:30 nella Parrocchia Regina del Rosario, a Arcore

Santo Capelli, Partigiano Sandro, nel ricordo di Raffaele Mantegazza (direttivo ANPI sez. di Arcore)
Carissimo Santo,
l’idea che tu sia dovuto andare via, seguire senza possibilità di ribellarti un sentiero che prima o poi tutti dovremo percorrere, fatica a convincermi. Ti ho sempre pensato come un uomo che decide per se stesso, che riflette sulle scelte, che resiste quando non è convinto: evidentemente di fronte al grande mistero della morte c’è qualcosa più grande di noi che va al di là di ogni nostra scelta.
Mi hai insegnato che si può essere resistenti e sorridenti, che si può parlare di argomenti seri e anche terribili con il sorriso e l’ironia, che essere partigiani è prima di tutto uno stile di vita, un modo di stare al mondo, un gesto, una risata. Vederti circondato dai ragazzini nelle tante serate che abbiamo organizzato insieme allargava il cuore; ti guardavano incuriositi e affascinati da quest’uomo che aveva vissuto in un mondo così diverso dal loro eppure era lì, seduto in mezzo a loro, a raccontare e soprattutto ad ascoltare. Proprio la tua capacità di ascoltare, di gustarti le parole, le scene teatrali e i racconti dei ragazzi inorgogliva gli studenti, li faceva sentire importanti. Quando abbiamo lavorato al tuo libro eri felice che la tua storia potesse smuovere qualche coscienza, costringere a una riflessione profonda, cambiare anche se di poco il corso dei pensieri delle persone.
La morte, caro Santo, è il pungiglione che ci portiamo dentro e che prima o poi reclama il suo credito; forse la viviamo male, forse non riusciamo a capire che è parte della vita e che va accettata come tale. Ma oggi è difficile salutarti sia per chi crede che in qualche modo ci si rivedrà, sia per chi pensa che sia finito tutto qui; è difficile perché esserti stati compagni di strada in questi anni ha significato tanto, e noi abbiamo tanto bisogno, qui su questa Terra, di guide umili e gentili come te.
Continueremo, caro amico partigiano, a raccontarti ai ragazzi; ci mancherai e questo senso di mancanza ci renderà ancora più determinati nel trasmettere alle giovani generazioni i valori che ragazzi come te hanno incarnato tanti anni fa.
In fondo, anche questa è resistenza

Buon viaggio
Raffaele Mantegazza


vai alla biografia di Santo Capelli

10 Febbraio 2017, Arcore: COMUNICATO ANPI Arcore

Nonostante il tempo trascorso, la vicenda dei confini orientali è rimasta per molti versi scottante.
A parere dell'Anpi, il tempo trascorso dovrebbe consentire di parlarne con rispetto per i sentimenti e con precisione storica. L'associazione ha già intrapreso da tempo un cammino di confronto con riflessioni e dibattiti seri, ma la situazione creatasi ad Arcore ci porta inevitabilmente a denunciare e a condannare il clima di inaccettabile violenza, intimidazione e strumentalizzazione alimentato da forze esplicitamente fasciste, sostenute da partiti e politici di destra presenti nel consiglio comunale.
Questa circostanza dimostra ancora una volta che sulle vicende del confino orientale e sulla tragedia delle Foibe, non c'è nessun interesse ad avviare una ricostruzione storica serena ed obbiettiva, ma che si vuole strumentalizzare questa vicenda solamente ed esclusivamente a fini politici.
Di fronte a questa situazione e all'impossibilità di proseguire il percorso condiviso inizialmente con l'Amministrazione Comunale, l'Anpi privilegia l'interesse generale della città di Arcore e per tanto prende atto della decisione dell'Amministrazione Comunale di indire una commemorazione istituzionale per la Giornata del Ricordo, con l'auspicio che questo serva a non alimentare divisioni e a costruire la possibilità che si possa discutere con spirito più sereno e costruttivo nel futuro.

Il Direttivo ANPI sez. di Arcore

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8 Febbraio 2017, Monza: COMUNICATO ANPI MB

La sezione dell’ANPI di Arcore ha organizzato per domenica 12 febbraio un confronto pubblico sulla tragedia delle foibe, con la partecipazione della dottoressa Cernigoi.
Denunciamo che per questa occasione si è scatenata una inaccettabile campagna intimidatoria: insulti e minacce, anche con promesse di azioni violente, ad opera di organizzazioni di estrema destra, coadiuvate dai partiti di destra presenti in Consiglio comunale.
L’Amministrazione comunale di Arcore, in un primo momento consenziente e parte organizzatrice all'iniziativa, non presenzierà all'evento e ritirerà il patrocinio già assegnato.
Una decisione grave, a nostro avviso. Infatti, appare un cedimento alle pressioni dell’estrema destra. L’amministrazione avrebbe potuto intervenire esprimendo, se del caso, le proprie posizioni critiche. Ancora meglio avrebbe fatto ad organizzare proprie iniziative nel rispetto di quanto previsto dalla Legge n 93 del 23 marzo 2004 sulla celebrazione della Giornata del Ricordo rispettando la volontà del legislatore che impone il ricordo di questa vicenda tragica.
Sulla tragedia delle foibe l’ANPI ha da tempo definito una posizione chiara che ricostruisce il contesto storico di quei fatti senza cedere ad alcuna strumentalizzazione. Si veda, a tal proposito, il documento dal titolo “Il confine italo-sloveno. Analisi e riflessioni” reperibile sul sito www.anpi.it. È giusto ricordare la tragedia delle foibe e le vittime che ha provocato.
L’ANPI, pertanto, terrà ferma la sua iniziativa, che vuole essere un contributo alla cognizione storica di quelle vicende. Le discussioni e le critiche sono legittime ma non accettiamo minacce ed intimidazioni.
E’ un clima greve quello di domenica 12: per questo chiediamo a tutte le sezioni dell’ANPI di Monza e Brianza di organizzarsi per garantire la massima partecipazione alla iniziativa della Sez. ANPI di Arcore.

Anpi Provinciale Monza e Brianza
Loris Maconi

27 Gennaio 2017, Arcore: COMUNICATO ANPI sez. di Arcore - risposta al Giornale di Vimercate

COMUNICATO ANPI sez. di Arcore
"A fronte dell'articolo apparso sul Giornale di Vimercate di martedì 24 gennaio, l'Anpi sez. di Arcore desidera puntualizzare quanto segue.
La Giornata del Ricordo è stata istituita per ricordare i morti delle Foibe e così faremo. La nostra intenzione è dare il giusto peso a quegli accadimenti iniziati subito dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, quando questi territori (ex austriaci) furono ceduti all'Italia e l'Italia vi instaurò il suo dominio illiberale e fascista, fatto di snazionalismi, di persecuzioni, di privazioni in ogni diritto (perfino della lingua), dei cognomi e della propria cultura.
Quegli anni di oppressione e quelli ancor più insanguinati della guerra, incidendosi profondamente nella memoria delle vittime, portarono poi alle Foibe, alla sconfitta del fascismo, alla perdita dei territori e infine all'esodo di gran parte della popolazione italiana dell'Istria e della Dalmazia.

Questa è STORIA, come è STORIA l'OLOCAUSTO".

Il Direttivo dell'ANPI sez. di Arcore

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Ottobre 2012: IL VERO VOLTO DEI FASCISTI

Cosa vogliamo dire a quei giovani coinvolti nelle violente manifestazioni fasciste di questi ultimi giorni...
Cosa vogliamo ricordare agli amministratori “ ex fascisti” che inaugurano mausolei a “trucidatori “ o propongono di intitolare aeroporti a Mussolini...
Noi vogliamo solo ricordare:

29 settembre -5 ottobre 1944
MARZABOTTO- MONTE SOLE , Bologna Circa 800 vittime civili

18 – 20 marzo 1944
MONCHIO , SUSANO e COSTRIGNANO CIVAGO –CERVAROLO VILLA MONOZZO , Reggio Emilia 156 vittime civili

28-29 settembre 1944
SERRA DI RONCHIDOSSO , Bologna Oltre 100 vittime civili

22-25 luglio 1944
VERGHERETTO, Forlì Circa 96 vittime civili

12 luglio 1944
FOSSOLI , Carpi , Modena 67 vittime civili

24 giugno 1944
Località LA BETTOLA, CASINA , Reggio Emilia 32 vittime civili

20ottobre 14 dicembre 1944
VERGATO , Bologna Circa 32 vittime civili

20 luglio -23 novembre 1944
DOVADOLA –MEDIGLIANA, Forlì Circa 34 vittime civili

8-10 ottobre 1944
CASALECCHIO DI RENO , Bologna Circa 20 vittime civili

18 luglio 1944
CIANO DI ZOCCA , Modena 20 vittime civili

28 agosto -9 settembre 1944
BRANZOLINO-SAN TOME’, Forlì 10 vittime civili

17-18 dicembre 1944
S. CESARIO SUL PANARO –CASTELFRANCOEMILIA, Modena 11 vittime civili

7 novembre 1944
VECCHIAZZANO , Forlì 9 vittime civili

31 ottobre 1944
CASTELDEBOLE , Bologna 10 vittime civili

30 luglio 1944
STRA’ DI NIBBIANO , Piacenza 9 vittime civili
12 agosto 1944
SANT’ANNA DI STAZZEMA , Lucca 360 vittime civili

19-27 agosto 1944
BARDINE SAN TERENZO-VINCA, Massa circa 350 vittime civili

10-13-18 aprile 1944
STIA, VALLUCCIOLE, CASTAGNO D’ANDREA, PARTINA, MOSCAIO e altre località limitrofe dell’Appennino toscano circa 230 vittime civili

29 giugno 1944
CIVITELLA VAL DI CHIANA, Arezzo circa 200 vittime civili

Sono solo alcune stragi nazi-fasciste del famoso “armadio della vergogna “che i magistrati , non i partiti , hanno riportato alla luce.
Vorremmo solo ricordare ai giovani e ai non più giovani, che queste stragi non furono perpetrate solo dai nazisti occupanti ,ma anche dai fascisti italiani , che svolsero azioni dirette , ma essenzialmente ruoli di spia e guida nel territorio italiano.
I “machi” fascisti avevano un ruolo subdolo e di basso collaborazionismo.
Il fascismo è questo e non la bonifica pontina o gli assegni famigliari.
Il ricordo ci porta a vivere la REALTA’

Giorno Della Memoria 2011

Clicca sulla foto per accedere alla galleria fotografica dell'assemblea tenutasi per il Giorno Della Memoria 2011

2010: Le Razze Umane

LE RAZZE UMANE ESISTONO. La esistenza delle razze umane non è già una astrazione del nostro spirito, ma corrisponde a una realtà fenomenica, materiale, percepibile con i nostri sensi...

Nella storia d'Italia le cosiddette Leggi Razziali (giustamente definite dalla più moderna critica storica "leggi razziste" tout court) sono un insieme di provvedimenti che vennero varati verso la fine degli anni trenta durante il regime fascista; esse erano prevalentemente rivolte contro i cittadini italiani di religione ebraica. Il fondamento e la premessa teorica alle leggi razziali furono alcune pseudo considerazioni (prive di ogni base scientifica ) che miravano a stabilire l'esistenza della razza italiana e la sua appartenenza al gruppo delle così dette razze ariane. A tali considerazione si cercò di dare un fondamento scientifico, benché quest'ultimo sia poi risultato inconsistente il cosiddetto Manifesto degli scienziati razzisti, fu concepito al fine di preparare il varo delle leggi razziali.
Il testo che qui si riporta per dovere storico del Manifesto della razza pubblicato 5 agosto 1938 sulla rivista "LA DIFESA DELLA RAZZA" così recitava :

"Il ministro segretario del partito ha ricevuto, il 26 luglio, un gruppo di studiosi fascisti, docenti delle università italiane che hanno, sotto l'egida del Ministero della Cultura Popolare, redatto o aderito, alle proposizioni che fissano le basi del razzismo fascista.

• Le Razze Umane
LE RAZZE UMANE ESISTONO. La esistenza delle razze umane non è già una astrazione del nostro spirito, ma corrisponde a una realtà fenomenica, materiale, percepibile con i nostri sensi. Questa realtà è rappresentata da masse, quasi sempre imponenti di milioni di uomini simili per caratteri fisici e psicologici che furono ereditati e che continuano ad ereditarsi. Dire che esistono le razze umane non vuol dire a priori che esistono razze umane superiori o inferiori, ma soltanto che esistono razze umane differenti.
ESISTONO GRANDI RAZZE E PICCOLE RAZZE. Non bisogna soltanto ammettere che esistano i gruppi sistematici maggiori, che comunemente sono chiamati razze e che sono individualizzati solo da alcuni caratteri, ma bisogna anche ammettere che esistano gruppi sistematici minori (come per es. i nordici, i mediterranei, ecc.) individualizzati da un maggior numero di caratteri comuni. Questi gruppi costituiscono dal punto di vista biologico le vere razze, la esistenza delle quali è una verità evidente.
IL CONCETTO DI RAZZA È CONCETTO PURAMENTE BIOLOGICO. Esso quindi è basato su altre considerazioni che non i concetti di popolo e di nazione, fondati essenzialmente su considerazioni storiche, linguistiche, religiose. Però alla base delle differenze di popolo e di nazione stanno delle differenze di razza. Se gli Italiani sono differenti dai Francesi, dai Tedeschi, dai Turchi, dai Greci, ecc., non è solo perché essi hanno una lingua diversa e una storia diversa, ma perché la costituzione razziale di questi popoli è diversa. Sono state proporzioni diverse di razze differenti, che da tempo molto antico costituiscono i diversi popoli, sia che una razza abbia il dominio assoluto sulle altre, sia che tutte risultino fuse armonicamente, sia, infine, che persistano ancora inassimilate una alle altre le diverse razze.
LA POPOLAZIONE DELL'ITALIA ATTUALE È NELLA MAGGIORANZA DI ORIGINE ARIANA E LA SUA CIVILTÀ ARIANA. Questa popolazione a civiltà ariana abita da diversi millenni la nostra penisola; ben poco è rimasto della civiltà delle genti preariane. L'origine degli Italiani attuali parte essenzialmente da elementi di quelle stesse razze che costituiscono e costituirono il tessuto perennemente vivo dell'Europa.
È UNA LEGGENDA L'APPORTO DI MASSE INGENTI DI UOMINI IN TEMPI STORICI. Dopo l'invasione dei Longobardi non ci sono stati in Italia altri notevoli movimenti di popoli capaci di influenzare la fisionomia razziale della nazione. Da ciò deriva che, mentre per altre nazioni europee la composizione razziale è variata notevolmente in tempi anche moderni, per l'Italia, nelle sue grandi linee, la composizione razziale di oggi è la stessa di quella che era mille anni fa: i quarantaquattro milioni d'Italiani di oggi rimontano quindi nella assoluta maggioranza a famiglie che abitano l'Italia da almeno un millennio.
ESISTE ORMAI UNA PURA "RAZZA ITALIANA". Questo enunciato non è basato sulla confusione del concetto biologico di razza con il concetto storico–linguistico di popolo e di nazione ma sulla purissima parentela di sangue che unisce gli Italiani di oggi alle generazioni che da millenni popolano l'Italia. Questa antica purezza di sangue è il più grande titolo di nobiltà della Nazione italiana.
È TEMPO CHE GLI ITALIANI SI PROCLAMINO FRANCAMENTE RAZZISTI. Tutta l'opera che finora ha fatto il Regime in Italia è in fondo del razzismo. Frequentissimo è stato sempre nei discorsi del Capo il richiamo ai concetti di razza. La questione del razzismo in Italia deve essere trattata da un punto di vista puramente biologico, senza intenzioni filosofiche o religiose. La concezione del razzismo in Italia deve essere essenzialmente italiana e l'indirizzo ariano–nordico. Questo non vuole dire però introdurre in Italia le teorie del razzismo tedesco come sono o affermare che gli Italiani e gli Scandinavi sono la stessa cosa. Ma vuole soltanto additare agli Italiani un modello fisico e soprattutto psicologico di razza umana che per i suoi caratteri puramente europei si stacca completamente da tutte le razze extra–europee, questo vuol dire elevare l'italiano ad un ideale di superiore coscienza di se stesso e di maggiore responsabilità.
È NECESSARIO FARE UNA NETTA DISTINZIONE FRA I MEDITERRANEI D'EUROPA (OCCIDENTALI) DA UNA PARTE E GLI ORIENTALI E GLI AFRICANI DALL'ALTRA. Sono perciò da considerarsi pericolose le teorie che sostengono l'origine africana di alcuni popoli europei e comprendono in una comune "Razza mediterranea" razza mediterranea anche le popolazioni semitiche e camitiche stabilendo relazioni e simpatie ideologiche assolutamente inammissibili.
GLI EBREI NON APPARTENGONO ALLA RAZZA ITALIANA. Dei semiti che nel corso dei secoli sono approdati sul sacro suolo della nostra Patria nulla in generale è rimasto. Anche l'occupazione araba della Sicilia nulla ha lasciato all'infuori del ricordo di qualche nome; e del resto il processo di assimilazione fu sempre rapidissimo in Italia. Gli ebrei rappresentano l'unica popolazione che non si è mai assimilata in Italia perché essa è costituita da elementi razziali non europei, diversi in modo assoluto dagli elementi che hanno dato origine agli Italiani.
I CARATTERI FISICI E PSICOLOGICI PURAMENTE EUROPEI DEGLI ITALIANI NON DEVONO ESSERE ALTERATI IN NESSUN MODO. L'unione è ammissibile solo nell'ambito delle razze europee, nel quale caso non si deve parlare di vero e proprio ibridismo, dato che queste razze appartengono ad un ceppo comune e differiscono solo per alcuni caratteri, mentre sono uguali per moltissimi altri. Il carattere puramente europeo degli Italiani viene alterato dall'incrocio con qualsiasi razza extra–europea e portatrice di una civiltà diversa dalla millenaria civiltà degli ariani. »

2010: I Firmatari Del Manifesto Della Razza

Elenco dei 10 scenziati italiani firmatari del Manifesto Della Razza...

Elenco Dei Firmatari:

Lino Businco, Assistente alla cattedra di patologia generale all'Università di Roma

Lidio Cipriani, Professore incaricato di Antropologia all'Università di Firenze

Arturo Donaggio, Direttore della Clinica Neuropsichiatrica dell'Università di Bologna, Presidente della Società Italiana di Psichiatria

Leone Franzi, Assistente nella Clinica Pediatrica dell'Università di Milano

Guido Landra, Assistente alla cattedra di Antropologia all'Università di Roma

Nicola Pende, Direttore dell'Istituto di Patologia Speciale Medica dell'Università di Roma

Marcello Ricci, Assistente alla cattedra di Zoologia all'Università di Roma

Franco Savorgnan, Professore Ordinario di Demografia all'Università di Roma, Presidente dell'Istituto Centrale di Statistica

Sabato Visco, Direttore dell'Istituto di Fisiologia Generale dell'Università di Roma, Direttore dell'Istituto Nazionale di Biologia presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche

Edoardo Zavattari, Direttore dell'Istituto di Zoologia dell'Università di Roma.

Intellettuali e personalità che pubblicamente sostennero le leggi razziali

Alcune fonti riportano un elenco di personalità stilato da alcuni storici e giornalisti, tra cui il saggista Franco Cuomo nel libro I Dieci. Chi erano gli scienziati italiani firmatari del manifesto della razza, che aderirono ufficialmente al manifesto oppure sostennero pubblicamente le leggi razziali fasciste. I più noti sono:

Giacomo Acerbo

Dino Alfieri

Giorgio Almirante

Ermanno Amicucci

Mario Appelius

Gaetano Azzariti

Pietro Badoglio

Piero Bargellini

Giorgio Bocca

Gino Boccasile

Carlo Borsani

Giuseppe Bottai

Guido Buffarini Guidi

Luigi Cabrini

Emilio Canevari

Aldo Capasso

Giovanni Cazzani

Luigi Chiarini

Tullio Cianetti

Galeazzo Ciano

Giuseppe Cocchiara

Gioacchino Colizzi

Carlo Cossio
Carlo Costamagna

Alfredo Cucco

Pier Lorenzo De Vita

Ludovico di Caporiacco

Julius Evola

Amintore Fanfani

Roberto Farinacci

Cesare Frugoni

Luigi Gedda

Agostino Gemelli

Giovanni Gentile

Alessandro Ghigi

Niccolò Giani

Domenico Giuliotti

Ezio Maria Gray

Rodolfo Graziani

Giovannino Guareschi

Telesio Interlandi

Ugo Lanza

Paolo Lorenzini

Giuseppe Maggiore

Mario Missiroli

Walter Molino
Benito Mussolini

Umberto Notari

Paolo Orano

Biagio Pace

Antonino Pagliaro

Domenico Paolella

Giovanni Papini

Alessandro Pavolini

Federico Pedrocchi

Nicola Pende

Raffaele Pettazzoni

Concetto Pettinato

Angelo Piccioli

Giovanni Preziosi

Massimo Scaligero

Furio Scarpelli

Sergio Sergi

Ardengo Soffici

Arrigo Solmi

Achille Starace

Giuseppe Tucci

Emilio Villa

Paolo Zerbino

Dopo la fine del regime fascista la reale adesione di alcune di queste persone alle leggi fasciste è stata tuttavia messa in dubbio, a volte dagli stessi "firmatari" che hanno negato di aver sostenuto le norme affermando invece che i loro nomi erano stati inclusi senza consenso, in altri casi da storici successivi. Dopo la pubblicazione del manifesto, furono pubblicati su quotidiani e riviste i nomi dei supposti sostenitori della norma, per un totale di 180 scienziati a cui si aggiungevano 140 personalità della politica, del giornalismo e vari intellettuali.

2010: I Nomi Dei Lager

Una dettagliata tabella riguardante i Lager in Italia...

Nome
del campo
Città Tipo
di campo
Tipologia
di internati
internati
(stima)
Campo
istituito da
Direttori Operatività
Arbe Fiume, Dalmazia (oggi in Croazia) Lager Civili uomini, donne, bambini, ebrei (internamento protettivo) 6577* Ministero dell'Interno Colonnello dei Carabinieri Vincenzo Cuiuli Giu. 1942
17/09/1943
Fertilia Alghero, Sardegna Lager per slavi dell'internamento civile parallelo Civili, per lo più croati 300 Ministero dell'Interno Arma dei Carabinieri Gen. 1943
Ago. 1943
Mamula Cattaro, Dalmazia (oggi in Montenegro) Lager Civili uomini e donne 540 Ministero dell'Interno Colonnello P. Pasquini, Col. P. Rivaria, Col. G. Prolaran Giu. 1942
30/06/1943
Melàda (Molat) Zara, Dalmazia (oggi in Croazia) Lager Civili uomini, donne, vecchi e bambini 2400* Governatorato Civile della Dalmazia Commissario Leonardo Fantoli, Carlo Sommer Giu. 1942
09/09/1943
Renicci (Anghiari) Arezzo, Toscana Lager Civili dai 12 ai 70 anni, per la maggior parte civili jugoslavi 3950* Ministero dell'Interno Colonnello Giuseppe Pistone, Colonnello Firenzuola, Maggiore Rossi 07/10/1942
Apr. 1945
Chiesanuova Padova, Veneto Lager per slavi dell'internamento civile parallelo Civili jugoslavi, soprattutto croati 3500* Ministero dell'Interno Colonnello Dante Caporali 15/08/1942
01/07/1943
Monigo Treviso, Veneto Lager per slavi dell'internamento civile parallelo Civili jugoslavi 3464* Ministero dell'Interno Tenente Colonnello dei Carabinieri Alfredo Anceschi aiutato dal Capitano Eliseo Signorini 02/07/1942
08/09/1943
Gonars Udine, Friuli-Venezia Giulia Lager per slavi dell'internamento civile parallelo Civili jugoslavi 6500* Ministero dell'Interno Tenente Colonnello Eugenio Vicedomini, Cesare Marioni, Ignazio Fragapane, Gustavo De Dominicis, Arturo Macchi Ott. 1941
19/10/1943
Ciginj (Cighino) Tolmino (Slovenia) Lager per slavi dell'internamento civile parallelo Civili rastrellati nella provincia di Lubiana 600 Ministero dell'Interno Colonnello Francesco De Caroli 06/03/1942
Apr. 1942
Visco Udine, Friuli-Venezia Giulia Lager per slavi dell'internamento civile parallelo Civili jugoslavi 3772* Ministero dell'Interno Tenente Colonnello dei carabinieri Salvatore Bonofiglio Gen. 1943
11/09/1943
Poggio Terzarmata Gorizia, Friuli-Venezia Giulia Lager per slavi dell'internamento civile parallelo Civili jugoslavi e italiani n\a Ministero dell'Interno, Prefettura di Gorizia, Ispettorato Speciale di Pubblica Sicurezza per la Venezia Giulia n\a Set. 1942
09/09/1943
Ferramonti Cosenza, Calabria Lager Ebrei, civili stranieri e apolidi 2016* Ministero dell'Interno Commissario per la pubblica sicurezza Paolo Salvatore, Leopoldo Pelosio, Mario Fraticelli Giu. 1940
Primavera 1944
Tremiti Foggia, Puglia Lager Ebrei, "italiani pericolosi" (oppositori politici ma anche pregiudicati per reati comuni, "allogeni" slavi e individui sospettati di spionaggio e di "attività antinazionale"), omosessuali 1300 Ministero dell'Interno Coviello Set. 1940
Estate 1943
Manfredonia Foggia, Puglia Lager Civili, "italiani pericolosi" (oppositori politici ma anche pregiudicati per reati comuni, "allogeni" slavi e individui sospettati di spionaggio e di "attività antinazionale"), rastrellati, ebrei, apolidi 228 Ministero dell'Interno funzionario di pubblica sicurezza Guido Celentano, quindi Rosario Stabile 16/06/1940
09/09/1943
Pisticci Matera, Basilicata Lager Civili condannati dal Tribunale Speciale e sottoposti a internamento, "italiani pericolosi (oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, "allogeni" slavi e individui sospettati di spionaggio e di "attività antinazionale"), polacchi, ufficiali greci, slavi 997 Ministero dell'Interno Eugenio Parrini (da alcuni internati definito fanatico sostenitore del duce e fervente filonazista 1940
13/09/1943
Montefiore Irpino Avellino, Campania Lager "Italiani pericolosi" (oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, "allogeni" slavi e individui sospettati di spionaggio e di "attività antinazionale") 104 Ministero dell'Interno n/a Giu. 1940
Ott. 1943
Campagna Salerno, Campania Lager "Sudditi nemici" inglesi e francesi, ebrei italiani, ebrei stranieri, apolidi, tedeschi, austriaci, polacchi, fiumani, cecoslovacchi, jugoslavi 369 Ministero dell'Interno Commissario di pubblica sicurezza Eugenio De Paoli, Maiello, Carrozzo 15/06/1940
19/09/1943
Ariano Irpino Avellino, Campania Lager "Italiani pericolosi" (oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, "allogeni" slavi e individui sospettati di spionaggio e di "attività antinazionale"), "allogeni" della Venezia Giulia 86 Ministero dell'Interno Commissario di pubblica sicurezza Vito Pirozzi Lug. 1940
09/09/1943
Tossicia Teramo, Abruzzo Lager Ebrei stranieri, Cinesi, zingari jugoslavi 127 Ministero dell'Interno n/a Nov. 1941
26/09/1943
Tortoreto Teramo, Abruzzo Lager Ebrei stranieri, apolidi, "allogeni" della Venezia Giulia, italiani responsabili di infrazioni annonarie 114 Ministero dell'Interno Funzionario di pubblica sicurezza Attilio Capurro, Amerigo Amelio Lug. 1940
06/09/1943
Notaresco Teramo, Abruzzo Lager Ebrei stranieri, apolidi, civili italiani e stranieri 96 Ministero dell'Interno n/a 13/07/1940
Gen. 1944
Nereto Teramo, Abruzzo Lager Ebrei stranieri, apolidi, "allogeni" della Venezia Giulia, "italiani pericolosi"(oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, "allogeni" slavi e individui sospettati di spionaggio e di "attività antinazionale"), jugoslavi, "sudditi nemici" 200 Ministero dell'Interno Commissario Francesco Alongi 17/06/1940
01/02/1944
Lanciano Chieti, Abruzzo Lager Donne straniere appartenenti alla categoria dei "sudditi nemici", e degli "ebrei stranieri" 75 Ministero dell'Interno Podestà locale Raffaele Di Guglielmo, seguito dal Commissario per la pubblica sicurezza Eduino Pistone, Olindo Tiberi Pasqualoni, Domenico Palermo, Carmine Medici e Giuseppe Franco. Assistiva la co-direttrice Rosa Pace, quindi Marisa Marfisi Lug. 1940
Set. 1943
Istonio Chieti, Abruzzo Lager oppositori politici italiani 185 Ministero dell'Interno Commissario di pubblica sicurezza Vincenzo Prezioso Giu. 1940
Ott. 1943
Isola del Gran Sasso Teramo, Abruzzo Lager Ebrei italiani e stranieri, cinesi 147 Ministero dell'Interno n/a Giu. 1940
Ott. 1943
Isernia Campobasso, Molise Lager "Italiani pericolosi"(oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, "allogeni" slavi e individui sospettati di spionaggio e di "attività antinazionale"), jugoslavi, "sudditi nemici", ebrei italiani e stranieri, civili italiani e stranieri 139 Ministero dell'Interno Commissario di pubblica sicurezza Guido Renzoni, Pasquale Morra Ott. 1940
Set. 1943
Corropoli Teramo, Abruzzo Lager "Italiani pericolosi"(oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, "allogeni" slavi e individui sospettati di spionaggio e di "attività antinazionale"), ebrei stranieri, civili greci, "sudditi nemici" britannici, jugoslavi 165 Ministero dell'Interno n/a 01/02/1941
Mag. 1944
Civitella del Tronto Teramo, Abruzzo Lager Civili greci, "sudditi nemici" britannici, belga, cinesi 186 Ministero dell'Interno Funzionario di pubblica sicurezza Mario Gagliardi, Giovanni Cardinale, Giuseppe Franco, Domenico Palermo, Francesco Mariniello 04/09/1940
Mag. 1944
Città Sant'Angelo Pescara, Abruzzo Lager Civili jugoslavi 135 Ministero dell'Interno n\a Giu. 1940
08/09/1943
Agnone Campobasso, Molise Lager "Sudditi nemici" (soprattutto cecoslovacchi e britannici), ebrei stranieri (soprattutto tedeschi e austriaci). In seguito il campo divenne misto (i prigionieri erano uomini e donne) ed "ospitò" zingari jugoslavi 155 Ministero dell'Interno Commissario di pubblica sicurezza Guglielmo Casale 14/07/1940
21/06/1943
Bano a Ripoli Firenze, Toscana Lager Ebrei stranieri e italiani, apolidi, "sudditi nemici" (inglesi, francesi, greci, norvegesi, russi in particolare) 180 Ministero dell'Interno Commissario di pubblica sicurezza Pasquale de Pasquale, Fernando di Donna, Domenico Cecchetti, Mario Cecioni Lug. 1940
22/09/1943
Montalbano / Rovezzano Firenze, Toscana Lager "Italiani pericolosi" (oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, "allogeni" slavi e individui sospettati di spionaggio e di "attività antinazionale"), jugoslavi 56 Ministero dell'Interno Commissario Domenico Cecchetti Mag. 1941
Estate 1944
Civitella in Val di Chiana / Villa Oliveto Arezzo, Toscana Lager "sudditi nemici", ebrei stranieri, prigionieri inglesi deportati dalla Libia 90 Ministero dell'Interno Ufficiale di pubblica sicurezza Amedeo Mascio, Vincenzo Gullino, Ferdinando Longhi, Carlo Vitti, Carmelo Giardina, Francesco Garofano Lug. 1940
09/06/1944
Capannori, Colle di Compito Lucca, Toscana Lager prigionieri politici, ebrei, civili, prigionieri militari inglesi Ministero dell'Interno Colonnello Vincenzo Cione, Capitano Massimo de Felice (uccisi assieme al soldato Domenico Mastrippolito il 10 settembre 1943 dalle truppe d'invasione tedesche, al rifiuto di consegnare loro i prigionieri) Lug. 1940
Giu. 1944
Fabriano Ancona, Marche Lager "Italiani pericolosi" (oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, "allogeni" slavi e individui sospettati di spionaggio e di "attività antinazionale"), jugoslavi 90 Ministero dell'Interno funzionario di pubblica sicurezza Antonio Vecchio, "sorvegliato" dai carabinieri Set. 1940
Apr. 1944
Petriolo Macerata, Marche Lager esclusivamente per donne, "suddite nemiche"" ed "ebree straniere" 30 Ministero dell'Interno n/a Dic. 1942
Set. 1943
Pollenza Macerata, Marche Lager esclusivamente per donne, "suddite nemiche"" ed "ebree straniere" 103 Ministero dell'Interno Nicola Lorito Giu. 1940
Mar. 1944
Sassoferrato Ancona, Marche Lager "allogeni" e jugoslavi 60 Ministero dell'Interno funzionario di pubblica sicurezza Antonio Vecchio Ago. 1942
15/09/1943
Urbisaglia Macerata, Marche Lager ebrei italiani, ebrei stranieri, apolidi, jugoslavi, "allogeni" 123 Ministero dell'Interno funzionari di pubblica sicurezza Mario Bitozzi, Giuseppe Franco, Paolo Spetta, Umberto Leproni. Il campo era sorvegliato dai carabinieri Giu. 1940
23/10/1943
Fossoli Carpi, Emilia-Romagna Campo per prigionieri di guerra alleati dal 1942 al 1943,
Lager per ebrei dal 1943 al 1944,
Polizei- und Durchgangslager nel 1944,
Campo di raccolta per mano d'opera per la Germania nel 1944
"Italiani pericolosi" (oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, "allogeni" slavi e individui sospettati di spionaggio e di "attività antinazionale"), jugoslavi, prigionieri di guerra, ebrei italiani (fra cui Primo Levi) e stranieri, civili, "sudditi" nemici oltre 5000* Ministero dell'Interno n\a 1942
1945
Montechiarugolo Parma, Emilia-Romagna Lager "sudditi nemici" inglesi e francesi, "ebrei stranieri" 146 Ministero dell'Interno Carmine Medici, Olindo Tiberi, Igino Adami, Mario Majello, Vittorio Pietrantonio Ago. 1940
Ott.1943
Scipione Parma, Emilia-Romagna Lager "Italiani pericolosi" (oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, "allogeni" slavi e individui sospettati di spionaggio e di "attività antinazionale"), ebrei stranieri, "sudditi" nemici 173 Ministero dell'Interno n\a Il campo era sorvegliato dai carabinieri Lug. 1940
Set. 1940
Risiera di San Sabba Trieste, Friuli-Venezia Giulia Lager "Italiani pericolosi" (oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, "allogeni" slavi e individui sospettati di spionaggio e di "attività antinazionale"), ebrei italiani e stranieri, "sudditi" nemici, jugoslavi, civili rastrellati, prigionieri di guerra circa 25000* III Reich Commissario austriaco Friedrich Rainer 20/10/1943
29/04/1945
Bolzano Bolzano, Trentino-Alto Adige Lager "Italiani pericolosi" (oppositori politici, ma anche pregiudicati per reati comuni, "allogeni" slavi e individui sospettati di spionaggio e di "attività antinazionale"), ebrei italiani e stranieri, "sudditi" nemici, zingari, civili rastrellati 11116* Ministero dell'Interno Tenente Titho, Maresciallo Haage Mag. 1944
Mag. 1945
Borgo San Dalmazzo Cuneo, Piemonte Lager Ebrei italiani e stranieri circa 400 Ministero dell'Interno Buffarini Guidi Set. 1943
Feb. 1944
Zlarino Zara, Dalmazia (oggi in Croazia) Lager per rastrellati politici e loro familiari Civili 1652* Ministero dell'Interno Comandante della 173° Sezione Regi Carabinieri della Divisione "Eugenio di Savoia", in seguito il Tenente Colonnello Umberto Ransava Mar. 1943
15/06/1943

2009: Alla vita

La vita non è uno scherzo.
Prendila sul serio
Come fa lo scoiattolo, ad esempio,
senza aspettarti nulla
dal di fuori o nell' al di là.
non avrai altro da fare che vivere.

la vita non è uno scherzo.
prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che messo contro un muro, ad esempio,
le mani legate
o dentro un laboratorio
col camice bianco e grandi occhiali,
tu muoia affinché vivano gli uomini
gli uomini di cui non conoscerai la faccia,
e morrai sapendo
che nulla è più bello, più vero della vita.

la vita non è uno scherzo
prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che a settant'anni, ad esempio,
pianterai degli ulivi
non perché restino ai tuoi figli
ma perché non crederai alla morte
pur temendola,
e la vita peserà di più sulla bilancia.

Nazim Hikmet

29 Aprile 2009

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12 Aprile 2009: Emanuela Rastelli