Giuseppe Centemero


Giuseppe Centemero fu l’ispiratore della Resistenza arcorese.
“Ex operaio della Bestetti costruzioni aeronautiche,divenne antifascista paradossalmente in servizio militare. Tornato ad Arcore dopo lo sbandamento, si adoperò subito per formare un gruppo di ribelli che si dà da fare soprattutto con la diffusione di stampa clandestina e con la raccolta di beni per i partigiani in montagna.
Non si può parlare per Centemero di esperienza comunista, in quanto la sua formazione era stata cattolica, ma il suo operato confluì in seguito nel movimento garibaldino.........il suo gruppo si irrubustisce favorito dall’adesione di diversi renitenti, che si prestano a qualche iscrizione murale, volantinaggio quando si può, e aiuti alla montagna coadiuvati dall’avvocato Ravizza, anifascista liberale.” (dal libro La Resistenza in Brianza 1943-1945 di Pietro Arienti)

Giuseppe Centemero fu catturato dai fascisti con Alberto Paleari, partigiano di Monza, nei primi giorni di novembre a Monza.
L’8 novembre lui e Palerai vengono fucilati in piazza Trento Trieste a Monza, dopo giorni di torture e pestaggi (i fascisti arriveranno anche a toglierli le unghie delle mani e dei piedi). I cadaveri dei due giovani sono irriconoscibili, i genitori di Centemero lo riconosceranno grazie ad un neo, sui loro corpi esposti ai passanti, verrà posto dai fascisti un cartello con la scritta fine della GAP.